BIOGRAFIA
1960 ECO INTERNAZIONALE
L’impatto internazionale è notevole: Libera dimensione viene tradotto in luglio in giapponese nel numero 7 di “The Geijutsu-Shincho”, rivista che ha già in precedenza dedicato un articolo a Manzoni; dopo un passaggio il 25 febbraio con Bonalumi, Castellani, Peters e altri in “Neue Malerei” alla Galerie des Kleintheater di Berna, con esponenti del gruppo Zero/Nul olandese, il 1° marzo il debutto londinese al New Vision Centre s’intitola “Castellani Manzoni. A new artistic conception”, e il 9 aprile si apre al Circolo del Pozzetto di Padova la collettiva “La nuova concezione artistica”, per cui viene pubblicato l’omonimo manifesto firmato da Manzoni, Castellani, Mack, Alberto Biasi e Manfredo Massironi. In settembre l’autorevole Juan-Eduardo Cirlot pubblica: ¿Un nuevo idealismo? Piero Manzoni y la nueva concepción artística in “Correo de las Artes”, n. 27, Barcellona.
Ancora una volta è nel Nord Europa che l’impatto del suo lavoro è massimo. Il 10 giugno egli inaugura la personale “Luftskulptur Billeder 9 Linier”, alla Galerie Køpcke di Copenaghen (Arthur Køpcke è in quel tempo uno dei sostenitori più convinti delle esperienze del Nouveau Réalisme e poi di Fluxus), con sei Achromes in caolino o cuciti a macchina, nove Linee, quattro Corpi d’aria e, per la prima volta, un cesto con uova sode “consacrate” - così scrive Manzoni - dalla sua impronta digitale: una variante saranno le Uova scultura, da non mangiare, conservate in una confezione in legno.
IndietroCopertina della rivista “The Geijutsu Shincho”, n. 7, Tokyo, luglio 1960
Locandina della mostra “Neue Malerei”, Galerie des Klein-Theater, Bern, 1960
Invito alla mostra “Piero Manzoni”, Galerie Køpcke, Copenhagen, 1960
Impronta, 1960, inchiostro su carta, 10 × 7,5 cm
Uovo scultura n. 29, 1960, uovo in scatola di legno, 5,5 × 6,5 × 8 cm